Quattordici ragazzini indagati per stalking. Tutti tra i 15 e i 18 anni. L’ipotesi di reato è stata formulata nei loro confronti dalla procura minorile di Bologna a causa dei ripetuti comportamenti della ‘banda’: gli adolescenti, tutti residenti in Valmarecchia, a più riprese durante la notte suonavano il campanello all’abitazione di un loro coetaneo. Nella denuncia la madre del ragazzino ha raccontato che i bulli deridono continuamente il figlio e lo minacciano, fino ad arrivare, appunto alle molestie notturne corredate anche da lancio di oggetti nel giardino.
Un altra storia di bullismo, invece, arriva da Forlì. Come riporta Il Corriere di Romagna, si tratta di un ragazzino sofferente di una leggera forma di autismo che nel settembre 2015 è stato preso di mira da tre coetanei in un paese del Forlivese. A giorni, giovedì 18 gennaio, si aprirà il processo per il fatto: quel pomeriggio i tre invitarono l’amico a casa di uno di loro con la scusa di un torneo di playstation. Invece, in assenza dei genitori, successe di tutto: l’adolescente, allora 16enne, fu costretto a subire una doccia fredda vestito, fu presi a calci e pugni con una tale violenza che il suo apparecchio dentale si ruppe e fu anche costretto a leccare degli sputi per terra. L’episodio è venuto fuori a fatica perché i tre avevano minacciato la vittima con un coltello con la classica frase da film “se parli ti ammazziamo”. Poi il ragazzino, che nelle settimane successive non voleva più andare a scuola per timore di incontrare i propri aguzzini, ha trovato il coraggio e ha dato il via all’iter legale. I legali del ragazzino hanno chiesto 70mila euro di danni.
[Fonte / Web: http://www.emiliaromagnamamma.it/2018/01/bullismo-14-indagati-perche-suonano-campanelli-ragazzo-autistico-menato-dagli-amici/ ]