Il "BULLISMO" un fenomeno dei tempi moderni che deve essere sempre discusso, non solo dai ragazzi ma anche e soprattutto dagli adulti.
Vi aspettiamo giovedì 28 novembre alle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale di Borgo Veneto.

Associazione di Volontariato David e Golia ODV
"Non si nasce né bulli né vittime di bullismo. Si nasce tutti uguali."
Il "BULLISMO" un fenomeno dei tempi moderni che deve essere sempre discusso, non solo dai ragazzi ma anche e soprattutto dagli adulti.
Vi aspettiamo giovedì 28 novembre alle ore 21.00 presso la Biblioteca Comunale di Borgo Veneto.
L'associazione David e Golia ODV stamattina era nella meravigliosa Biblioteca di Saletto con i ragazzi della Primaria di primo grado di Saletto e di Megliadino San Vitale.
Ragazzi attenti che hanno avuto la sensibilità, prima di ritornare a scuola, di ringraziare perché avevano "capito" dalla storia di David.
Un sentito ringraziamento al sindaco di Borgo Veneto Sigolotto Michele, ai dirigenti scolastici, alla travolgente e sempre super attiva Proff. ssa Paola Bassi, a tutti gli insegnanti e un abbraccio sentitissimo a tutti i ragazzi.
Circa una settimana fa ho concluso il corso di Psicologia Perinatale. Un ambito molto delicato ed importante. È stato un viaggio breve ma molto intenso, ricco di tematiche che non vedo l’ora di approfondire!
--- Dott.ssa Giusy Ghirotto - Psicologa
Una storia vera, una storia di Bullismo, una mamma, un'amica che da anni lotta… Con Lei e altri nel 2018 avevamo costituito un Comitato Italiano Genitori e Vittime di Bullismo… Anni di impegno sociale. Sono orgogliosa che il suo film, la storia di suo figlio Andrea sia arrivato a Montagnana(PD). Sarà duro vederlo perché poteva essere il film di David, di Nicola o di tanti ragazzi vittime di una società immobile che non è in grado di prendere posizione…
Bravissima Teresa Manes!
Il ragazzo dai pantaloni rosa: un pugno allo stomaco, senza via d’uscita
Alla prima del film "Il ragazzo dai pantaloni rosa", la sala è colma. L’atmosfera è densa di aspettativa e, quando le luci si abbassano, lo schermo si illumina con le prime immagini di Andrea. La storia è quella di un ragazzo quindicenne, vessato e ridicolizzato per un paio di pantaloni scoloriti diventati rosa per errore. Un dettaglio che, nella semplicità di una lavatrice sbagliata, scatena per Andrea un inferno di insulti e umiliazioni. Tutto questo calato nell'anno 2012 ma è come se parlasse di oggi, ieri e purtroppo domani.
Durante la proiezione, un silenzio inquieto invade la sala, e mentre la vicenda si sviluppa, quel rosa, quel piccolo sbaglio, diventa un simbolo insostenibile del dolore. Ogni scena è una coltellata: Andrea è circondato dai compagni che sghignazzano, dal rimbombo dei social dove i suoi coetanei lo aggrediscono virtualmente, moltiplicando il suo isolamento. Non c'è musica che alleggerisca, nessuna mano che gli venga tesa: solo una solitudine devastante.
Le persone iniziano a commuoversi, i fazzoletti escono dalle borse. Ma il film non si ferma, non arretra davanti a quella sofferenza. Andrea, inquadrato spesso da solo, appare sempre più fragile, sempre più schiacciato. Il film avanza come una lenta discesa in un abisso che tutti conosciamo ma che speriamo di non vedere mai così vicino. Nessun deus ex machina, nessuna mano a sollevarlo quando lui stesso si è già lasciato andare.
Alla fine, prima dei titoli di coda, lo schermo mostra le immagini reali di Andrea. Si vedono frammenti della sua vita, sorrisi spezzati che sembrano ancora brillare, ma che la realtà ha già soffocato. Ed è in quel momento, con le luci che si riaccendono, che il colpo arriva dritto al cuore.
Qualcuno si alza, con gli occhi lucidi, qualcuno resta immobile, incredulo. Si piange in silenzio. Non c'è spazio per la speranza o per il pensiero che un simile dramma possa essere evitato. Il messaggio è brutale, spietato nella sua verità: Andrea non c'è più, e nessun film, nessuna parola, potrà mai restituirlo alla vita.
--- Pasqualino Trubia
Condivido con estremo piacere per l'amicizia che ci lega da tanti anni e per l'estrema gratitudine e ammirazione per il coraggio e la determinazione che hai avuto Teresa Manes perché mettere in un film la storia e sofferenza della perdita di un figlio non è certo facile. Per quello che mi riguarda lo proporrò nelle scuole dove vado con la mia Associazione David e Golia ODV…. Complimenti!
--- Annapaola Borghesan
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Ho appena ascoltato le parole della mamma del ragazzo di 15 anni di Senigallia che si è tolto la vita… Non ho potuto che trovare molte similitudini nella vicenda di mio figlio David… Un ragazzo non fragile ma buono, mosche rare in questa società. Un ragazzo con tanti sogni, atletico… Come David… Un ragazzo che ha chiesto aiuto a scuola, che pensava di farcela da solo, che ha resistito fin che ha potuto…..nessuno ha fatto niente e si è alzato un muro di omertà. Vuoto totale indifferenza e mancanza totale di empatia. Ne parlavo in questi giorni con amiche mamme orfane come me… E purtroppo quello che è emerso che a distanza di più di 11 anni dalla scomparsa dei nostri figli, niente è cambiato, tante belle parole ma nel reale la situazione è peggiorata… A fronte di scuole virtuose che fanno prevenzione e sensibilizzazione, ce ne sono tantissime che alzano ancora un muro invalicabile e intanto perdiamo i ragazzi migliori….
--- Annapaola Borghesan
L'associazione David e Golia ODV augura un buon in bocca al lupo e congratulazioni!
--- Annapaola Borghesan
Non riesco a trovare le parole giuste per raccontare l’inaugurazione ma voglio ringraziare davvero chiunque abbia collaborato alla realizzazione dello Studio, con l’aiuto concreto, con una parola o un consiglio.
Per me "Il Palloncino" non rappresenta un punto di arrivo ma un nuovo trampolino di lancio, un rifugio ed un porto sicuro.
E ora il Palloncino vola alto ????
--- Dott.ssa Giusy Ghirotto